GIULIANOVA. La Confartigianato Teramo chiede le dimissioni dell’assessore Marco Di Carlo e del responsabile dell’ufficio commercio del Comune Andrea Sisino. Lo afferma in una nota l’associazione di categoria, sferrando un duro attacco nei confronti dell’amministratore e del dirigente comunale: la polemica nei loro confronti è scaturita in seguito ai ritardi subiti da Confartigianato nella ricezione delle determine con le autorizzazioni, necessarie per lo svolgimento della “Mostra mercato dell’artigianato” in via Sauro e viale Orsini. «Questi ritardi», scrive Confartigianato, «hanno procurato dei danni sia agli ambulanti, che non hanno potuto svolgere i mercatini richiesti nei giorni 8, 11 e 18 dicembre, sia danni d’immagine ed economici alla Confartigianato stessa, in quanto chi aveva dato adesione ha poi rinunciato: in mancanza di determina è normale che gli ambulanti aderiscano ad altri mercatini di altri comuni con altre associazioni».
A detta della Confartigianato Teramo, dopo l’invio delle richieste tramite Pec l’associazione sarebbe stata informata solo telefonicamente dall’impiegata dell’ufficio commercio circa l’accoglimento delle richieste, senza però aver ricevuto le determine per l’autorizzazione che sono arrivate, secondo l’associazione, «fuori tempo massimo». Così continua la nota: «Nei giorni precedenti, il comando della polizia municipale ci ha confermato telefonicamente la chiusura di via Sauro e viale Orsini, come da ordinanza, per un mercatino da noi richiesto: se l’autorizzazione della chiusura delle due strade era riferita a un mercatino, com’è possibile che i mercatini fossero invece due? Questo è ciò che è accaduto domenica mattina», afferma Confartigianato, «con il funzionario Sisino che autorizza due mercatini in vie attigue, nello stesso giorno». In conclusione, l’associazione guidata da Luciano Di Marzio accusa Sisino di ignorare la legge regionale sul commercio e annuncia possibili azioni legali a propria tutela.
Così ha replicato l’assessore al commercio Marco Di Carlo: «Sulla richiesta delle mie dimissioni e sulle accuse personali non replico ma difendo il lavoro degli uffici che hanno operato secondo le richieste, nel rispetto delle tempistiche previste e nella piena buona fede, autorizzando l’evento sia per quanto riguarda Confartigianato che per l’Anva. Confartigianato non ha presenziato», aggiunge Di Carlo, «per cui abbiamo dovuto riempire il tratto vuoto con altre bancarelle per ragioni estetiche. Inoltre Confartigianato ha presentato ai primi di dicembre domande che in corso d’opera ha modificato, apportando delle integrazioni continue».
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