L’AQUILA . Con l’arrivo del gran caldo, scatta la corsa all’utilizzo dei condizionatori. In Abruzzo il 31,2% delle famiglie, quasi una su tre, dispone di un sistema di climatizzazione estiva. A livello nazionale si sale al 48,8%: percentuale che arriva al 51,2% nelle regioni del Mezzogiorno.
L’Enea, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile ha stilato un vademecum con 14 indicazioni pratiche per utilizzare in modo ottimale i condizionatori. Nei mesi estivi, infatti, gli impianti di condizionamento sono accesi in media 6 ore e 17 minuti al giorno: per circa tre ore nel pomeriggio, poco più di due ore di notte e un’ora la mattina.
I tecnici Enea consigliano di adottare questi accorgimenti nell’utilizzo delle pompe di calore per la climatizzazione estiva, in modo da massimizzare i benefici ambientali e i risparmi energetici.
1) MANUTENZIONE REGOLARE. Come qualsiasi altro elettrodomestico, anche il climatizzatore richiede pulizia e manutenzione per funzionare correttamente. Inoltre, è importante controllare la tenuta del circuito del gas.
Se il condizionatore non viene manutenuto correttamente, tende a lavorare sotto sforzo, consumando fino al 30% in più di energia elettrica rispetto ai parametri di fabbrica.
La normativa prevede l’obbligo del libretto impianto e di controlli periodici per gli impianti con una potenza superiore a 12 kW per quelli estivi e a 10 kW per quelli invernali.
2) CLASSE ENERGETICA. Indipendentemente dalla tecnologia, per minori consumi sono sempre da preferire i modelli in classe energetica superiore alla A. Il consumo energetico annuo indicato sull’etichetta energetica è relativo a 1.400 ore di funzionamento in modalità riscaldamento e 350 in modalità raffrescamento, a cui è sommato il consumo di energia in altre modalità quali lo standby.
Ad esempio, un modello in classe A+++ consumerà fino al 40% in meno rispetto a uno di classe B.
3) TECNOLOGIA INVERTER. In un climatizzatore con sistema di controllo inverter, la velocità di rotazione del compressore viene regolata costantemente e questo permette di avere prestazioni ottimali in qualsiasi condizioni di impiego, adeguando la potenza frigorifera e termica erogata all’effettiva necessità.
4) OCCHIO AGLI INCENTIVI. Per gli acquisti effettuati entro il 31 dicembre 2024, il bonus condizionatore consente di beneficiare di una detrazione fiscale differente a seconda dell’intervento realizzato e della tipologia di apparecchiatura acquistata: del 50% per un condizionatore nell’ambito di opere edilizie per ristrutturazione o manutenzione straordinaria e del 65% per condizionatori a pompa di calore ad alta efficienza in sostituzione di quelli di classe inferiore.
5) POSIZIONE IMPIANTO. In fase di installazione è importante collocare il climatizzatore nella parte alta della parete: l’aria fredda tende, infatti, a scendere e si mescolerà più facilmente con quella calda che, invece, tende a salire. Occorre evitare di posizionare il climatizzatore dietro divani o tende: l’effetto-barriera blocca la diffusione dell’aria fresca.
6) PERSIANE CHIUSE. Chiudere le persiane, abbassare le tapparelle o schermare con tende i serramenti nelle ore centrali delle giornate estive consente di ridurre gli apporti solari in ingresso all’abitazione e, conseguentemente, l’energia richiesta dai climatizzatori.
7) MAI TROPPO FREDDO. La normativa prevede che durante la stagione estiva la temperatura interna non deve scendere sotto i 24-26 gradi centigradi ma, il più delle volte, due o tre gradi in meno rispetto alla temperatura esterna sono già sufficienti.
Per scongiurare la sensazione di caldo opprimente può bastare l’attivazione della funzione deumidificazione.
8) IMPIANTO IN OGNI STANZA. Installare un climatizzatore più potente in corridoio sperando che raffreschi l’intera abitazione è inutile: l’unico risultato sarà quello di prendere un colpo di freddo ogni volta che si attraversa il corridoio andando da una stanza all’altra, in quanto sarà l’unico ambiente ad essere raffrescato.
9) NON LASCIARE FINESTRE APERTE. Il climatizzatore raffresca e deumidifica l’ambiente in cui è installato trasferendo il calore e l’umidità all’esterno. L’ingresso nella stanza di nuova aria calda obbliga l’apparecchiatura a compiere un lavoro supplementare per riportare la temperatura e l’umidità ai livelli richiesti. È consigliabile, invece, aprire le finestre nelle ore più fresche della notte, se il climatizzatore non è in funzione.
10) TUBI COIBENTATI. Per evitare inutili dispersioni è necessario isolare termicamente i tubi del circuito refrigerante presenti all’esterno dell’abitazione. È, inoltre, opportuno assicurarsi che la parte esterna del climatizzatore non sia esposta al sole e alle intemperie.
11) TERMOSTATI PROGRAMMATI. Impostare il termostato a una temperatura confortevole e usare programmi di raffreddamento per ottimizzare il consumo energetico quando non si è in casa o di notte.
Grazie a queste funzioni è possibile ridurre al minimo il tempo di accensione dell’apparecchio e aumentare il comfort.
12) APPORTI TERMICI. Nelle ore più calde limitare l’utilizzo di apparecchiature che contribuiscono ad aumentare la temperatura interna dell’abitazione.
13) POMPA DI CALORE E
FOTOVOLTAICO. Il massimo vantaggio si può ottenere abbinando l’impianto a pompa di calore a un sistema fotovoltaico in grado di coprire il consumo di energia elettrica necessario per il funzionamento della macchina. Risulta essenziale sincronizzare il funzionamento del climatizzatore con la produttività dell’impianto, che è massima durante le ore centrali della giornata.
14) CHECK- UP CASA. Chiedere a un tecnico di effettuare una diagnosi energetica dell’edificio è il primo passo utile per valutare lo stato dell’isolamento termico di pareti e finestre e l’efficienza degli impianti di climatizzazione. La diagnosi suggerirà gli interventi da realizzare, valutandone il rapporto costi-benefici.
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