VASTO. Serata da incubo per una donna di 38 anni di origine peruviana residente a Vasto. La donna, mercoledì sera, mentre passeggiava in viale Dalmazia, sulla riviera, è stata colpita alla testa da una bottiglia. È successo tutto in una manciata di secondi. Né lei, né le persone che erano a lei vicine si aspettavano che piombasse l’oggetto sulle loro teste. La bottiglia ha colpito la poveretta sulla fronte.
A causa del colpo, la donna ha perso i sensi. La giovane si è accasciata sul marciapiede. Fortunatamente poco dopo si è ripresa, ma la paura per chi ha assistito alla scena è stata tanta. Si indaga per scoprire chi ha lanciato quella bottiglia. Pare sia da escludere un gesto volontario per colpire la trentottenne.
Chi ha lanciato la bottiglia lo ha fatto sicuramente con scarso senso civico e senza pensare alle conseguenze che il suo gesto avrebbe potuto procurare, ma tutto lascia pensare che quella bottiglia non fosse destinata alla donna. Nessuno pare abbia visto il lanciatore che, ovviamente, dopo l’accaduto si è ben guardato dal rivelare che era stato lui a lanciare l’oggetto. Sta di fatto che la donna ha vissuto momenti drammatici: è svenuta per il dolore e la paura. Fortunatamente è stata subito soccorsa da chi in quel momento si trovava nella zona. Uno di loro ha subito richiesto l’intervento del 118. Poco dopo un’ambulanza del 118 è arrivata sul lungomare della Marina e ha caricato sul mezzo la donna portandola al pronto soccorso dell’ospedale San Pio da Pietrelcina di Vasto.
Sottoposta ad accurati controlli e ad una Tac, la trentottenne non è risultata grave. I medici hanno rilevato una contusione ma nessun trauma. La prognosi è di 7 giorni. I carabinieri stanno indagando sull’accaduto. Il fatto è avvenuto vicino ad un locale pubblico della riviera. Le telecamere del locale potrebbero raccontare con maggior precisione ciò che è avvenuto e gli attimi precedenti il lancio. La donna per il momento non ha presentato alcuna denuncia. È molto turbata e nelle prossime ore deciderà il da farsi. Dal momento che la trentottenne ha riportato una prognosi non superiore ai 20 giorni, il reato non è perseguibile d’ufficio. La Procura quindi potrà aprire un fascicolo sulla vicenda solo nel caso in cui la vittima decida di sporgere una querela. Se identificato, l’autore del gesto rischia una pena che va da tre mesi a tre anni di reclusione.
La vicenda ha sollevato tantissime polemiche. In tanti sono convinti che a lanciare la bottiglia sia stato qualcuno che aveva forse bevuto qualche bicchiere di troppo. I residenti della riviera tornano a sollecitare più controlli contro l’abuso di alcol e contro i gesti vandalici.
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