PESCARA. «Un dato è certo: queste temperature non fanno parte del nostro clima, sono al di sopra delle medie stagionali di 10-12 gradi. Ci stiamo abituando, ma non è normale».
Non usa giri di parole il meteorologo Giovanni De Palma. La persistenza dell’anticiclone africano continuerà a favorire tempo stabile, temperature molto elevate sulle zone collinari e interne e afa opprimente lungo le coste.
Come sarà il tempo a breve scadenza?
«Gli ultimi aggiornamenti matematici dicono che domani (oggi, ndc) la temperatura sarà ancora più calda, colpa anche del vento di Libeccio (sul versante adriatico) con il probabile raggiungimento anche di 40 gradi. Poi, tra giovedì e sabato ci sarà un lieve calo della temperatura, farà sempre caldo ma non sarà opprimente, specie di notte».
E per la prossima settimana?
«Nei primi giorni ci sarà una seconda risalita di aria calda, anche piuttosto intensa, poi, tendenzialmente, dalla metà della settimana non ci sarà più il caldo opprimente e potremmo assistere anche all’arrivo di una perturbazione atlantica. Bisogna prestare attenzione al possibile Garbino, perché soprattutto nel Teramano, Pescarese e Chietino (lungo costa e zone collinari) il suo effetto sarà particolarmente pesante, se dovesse attivarsi».
E oltre la prossima settimana?
«Non è possibile elaborare previsioni a lungo termine, è possibile intravedere una tendenza generale, ma non oltre i 6-8 giorni, ovviamente da confermare».
Perché abbiamo queste condizioni?
«La nostra penisola continua a essere interessata da un promontorio di alta pressione di matrice nordafricana che favorisce la risalita di masse d’aria molto calda verso le nostre regioni peninsulari e, di conseguenza, il tempo continuerà a essere stabile, prevalentemente soleggiato. Ma tra giovedì e venerdì tornerà ad aumentare la nuvolosità anche sul Centro Italia, a causa del cedimento temporaneo dell’alta pressione che favorirà un lieve calo delle temperature».
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