PENNE. Approvato, nella Quinta commissione della Regione Abruzzo, il riconoscimento di Penne come “Città della Sartoria”. Nel prossimo consiglio regionale la legge potrà essere approvata. Si tratta di un riconoscimento tanto importante quanto atteso dalla comunità locale, considerata l’importanza e la qualità delle maestranze sartoriali vestine, soprattutto pennesi, che da anni fanno la fortuna della maison d’alta moda Brioni.
Anche il re del cashmere, Brunello Cucinelli, ha deciso di investire a Penne e di puntare sulle qualità delle sapienti maestranze vestine. Già da settembre dovrebbe aprire il primo stabilimento con l’inserimento dei primi lavoratori. Dal 2024-2025 Cucinelli dovrebbe completare il parco assunzioni del suo stabilimento pennese.
La speranza è che la legge regionale, oltre a un riconoscimento simbolico, spinga, attraverso fondi e agevolazioni, quanti più imprenditori a investire sulla qualità dei sarti pennesi.
«È stato approvato, con il voto favorevole della maggioranza dei commissari della V Commissione e la sola astensione degli esponenti del Movimento 5 Stelle, il progetto di legge che dispone il riconoscimento a Penne di “Città della sartoria artigianale” in considerazione della valenza internazionale e dell’importanza storicamente assunta nella produzione di abiti su misura cuciti dai sarti pennesi», spiega il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Leonardo D’Addazio, presidente della stessa Commissione e promotore dell’iniziativa legislativa. «Dopo il parere favorevole della commissione Bilancio, lo scorso 29 marzo», ricorda D’Addazio, «prosegue l’iter amministrativo che porterà la proposta di legge al vaglio del Consiglio regionale, nella prima seduta utile. Penne e l’intera area vestina sono in grado di diventare il polo regionale, e non solo, della produzione sartoriale made in Italy e di attrarre importanti investimenti per il prossimo futuro», torna a ribadire il consigliere, «ed è opportuno che la Regione orienti una specifica programmazione per promuovere e valorizzare le elevate competenze professionali del territorio, restituendogli la centralità che merita nel settore. La norma si propone d’istituire anche il premio regionale “Nazareno Fonticoli”», precisa, «volto a favorire le eccellenze artigianali regionali in ambito sartoriale. Ringrazio i colleghi commissari», conclude D’Addazio, «per aver inteso condividere l’obiettivo di puntare sull’artigianato abruzzese come veicolo di sviluppo economico».