CHIETI. Non c’è più nonno Amedeo, che tradizionalmente dava il calcio d’inizio a ogni partita di calcio organizzata in occasione del particolare ritrovo, ma il Marcuccitti Day è tornato in città.
Dopo anni di assenza è tornata una iniziativa particolarissima, perché legata ai componenti di una sola, pur molto numerosa, famiglia, quella appunto dei Marcuccitti, in tutte le sue derivazioni. E visto che questa particolare famiglia teatina è da sempre molto legata allo sport, il Marcuccitti Day prevede tradizionalmente una immancabile partita di calcio alla quale il capostipite nonno Amedeo dava il calcio d’avvio. Al suo posto ora c’è il primo figlio maschio, Silvio. I cugini Marcuccitti quest’anno si sono dati da fare in ogni modo per tornare a organizzare l’appuntamento. La squadra di famiglia ha giocato contro la squadra di medici portata in campo da uno dei cugini, l’ortopedico Damiano Petaccia. La serata si è conclusa a casa di un altro cugino dove non sono mancati i piaceri della tavola con birra alla spina, porchetta e buffet di dolci. E al termine anche i fuochi pirotecnici. Una serata allegra dove è prevalsa la voglia di ritrovarsi e trascorrere ore insieme, con i tanti ricordi di famiglia, a partire proprio da quelli legati al nonno Amedeo. Da lui ha preso le mosse una famiglia che dopo otto figli e 28 nipoti è arrivata alla straordinaria cifra di 145 componenti.
La famiglia ha ringraziato l’amministrazione comunale teatina che ha patrocinato l’evento mettendo a disposizione il campo sportivo di Sant’Anna dove si è disputata la partita di calcio. (a.i.)
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