L’AQUILA. Con una corona di fiori adagiata sulla bara “I ragazzi del basket” hanno voluto salutare per l’ultima volta Gianfranco Bizzini, l’ultimo presidente dell’Aquila Basket. L’uomo, molto conosciuto e stimato in città, si è spento a 72 anni dopo una malattia.
Una folla commossa ha atteso l’arrivo del feretro dentro r fuori la chiesa di Santa Maria del Soccorso dove ieri mattina sono stati celebrati i funerali. L’intera città si è stretta al dolore dei suoi familiari, ai figli Lorenzo e Francesca, al fratello Pierluigi e alla sorella Maria Paola. A loro, con parole di conforto, si è rivolto anche fra LucaCasalicchio che nel corso dell’omelia ha voluto ricordato l’amore e la dedizione di Gianfranco per i ragazzi della sua amata città. Bizzini lavorava come dirigente dell’Inps, ma «per lui il basket era un passatempo a tempo pieno», come ha ricordato l’allievo e amico di famiglia Mauro Ciccarelli. Negli anni in cui è stato dirigente della squadra, dal 2000 fino al 2015, L’Aquila Basket era arrivata a giocare in B2 con gli spettatori che erano tornati numerosi sugli spalti del palazzetto. Poi nel 2015 la squadra è confluita nel 2k5. Bizzini aveva un progetto per lo sport della sua città che però, suo malgrado, non è riuscito a portare a termine: dopo il terremoto voleva far rivivere la palestra di piazza d’Armi dove L’Aquila Basket aveva militano fino al campionato di serie B. Il suo sogno era far risuonare la palla a spicchi sul parquet che egli stesso aveva fatto riparare e di riempire la palestra nuovamente di ragazzi. Un progetto che, in suo nome, proverà a portare a termine il presidente del 2k5, Emanuele Foreste. Dopo il terremoto aveva collaborato con il Comune dell’Aquila, guidato dall’allora sindaco Massimo Cialente, e con la Protezione civile al censimento degli impianti sportivi cittadini e alla pianificazione degli interventi di messa in sicurezza o ricostruzione. Si era avvicinato al mondo del basket seguendo i primi lanci del figliolo Lorenzo. Era diventato prima dirigente dell’Aquila Basket e successivamente, proseguendo l’opera del presidente fondatore Giuseppe Cencioni e del suo predecessore Olivo Ciccarelli, aveva retto per 15 anni il timone della società biancoblù. (f.d.m.)
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