
TERAMO. Passa sul tavolo nazionale di coalizione l’investitura del candidato sindaco del centrodestra. Congelate le trattative a livello regionale, dopo la mancata svolta di mercoledì, la scelta è finita in discussione direttamente al livello superiore. Il confronto, che ha riguardato tutti i capoluoghi di provincia in cui si tornerà al voto in primavera, è iniziato nel tardo pomeriggio di ieri e ha coinvolto gli abruzzesi Luigi D’Eramo, sottosegretario e coordinatore della Lega, ed Etelwardo Sigismondi, senatore e coordinatore di Fratelli d’Italia. L’intesa tra i loro partiti, i più forti della coalizione, darebbe il via libera definitivo alla designazione di Pietro Quaresimale, assessore regionale del Carroccio, da giorni dato per favorito ma fino a ieri sera non ancora ufficialmente incaricato. Sulla sua investitura, infatti, sono emerse resistenze legate al fatto che, in quanto originario di Campli, dov’è stato a lungo sindaco, non incarnerebbe la teramanità necessaria a convincere gli elettori. L’asse Lega-FdI sul tavolo nazionale, però, metterebbe gli scettici di fronte al fatto compiuto. Per Forza Italia, stando alla posizione espressa nell’incontro regionale di lunedì dal coordinatore Nazario Pagano, la priorità va data alla compattezza della coalizione, a prescindere dal candidato. Gli azzurri non hanno chiuso la porta, dunque, al civico Carlo Antonetti, che ha raccolto l’apprezzamento pubblico da parte di Paolo Tancredi (Noi con l’Italia) e può contare sul sostegno dell’area che fa riferimento a Paolo Gatti. Resta, però, l’insistenza del Carroccio, spalleggiato da Fratelli d’Italia, per Quaresimale. Pagano avrebbe volentieri puntato su Tancredi. La candidatura dell’ex parlamentare e attuale coordinatore regionale del partito di Maurizio Lupi sarebbe stata la chiave di volta per mettere d’accordo tutti, senza apparenti riserve.
A sondare la concretezza dell’ipotesi di investitura di Tancredi è stato direttamente il governatore Marco Marsilio. Il presidente della Regione ne ha parlato con l’interessato e con Lupi durante l’incontro romano di mercoledì pomeriggio. Lo spiraglio che era rimasto aperto al termine del colloquio si è chiuso, però, quasi subito. Tancredi di fatto ha declinato l’invito a prendere le redini del centrodestra nell’imminente campagna elettorale che sfocerà nel voto del 14 e 15 maggio, per cui è rimasta la soluzione politica che porta a Quaresimale.
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