TERAMO. L’autopsia ha escluso, almeno per ora (ci vorrà del tempo per avere i risultati degli esami tossicologici, istologici e batteriologici), che il medico teramano Elso Castelli si sia tolto la vita a 58 anni perché affetto da una grave patologia. L’esame condotto su disposizione della Procura dall’anatomopatologo Giuseppe Sciarra ha confermato quanto emerso dai rilievi condotti dagli inquirenti nei giorni scorsi, e cioè che la morte di Castelli è stata causata da un colpo di fucile – per la precisione un fucile da caccia caricato con cartucce a pallini – sparato nel cavo orale. E l’esame dello stub ha accertato che è stato proprio Castelli a premere il grilletto dell’arma. Il gesto estremo è avvenuto il 26 dicembre nella casa paterna del medico, a Valviano di Cellino Attanasio.
Dopo l’autopsia la salma è stata riconsegnata alla famiglia e il funerale è stato fissato per lunedì 2 gennaio alle 10 nel santuario della Madonna delle Grazie. Facile immaginare che, nonostante l’orario lavorativo, ci saranno centinaia di persone per salutare un professionista molto stimato e da alcuni anni molto attivo nel sociale.(red.te)