
PESCARA. Con il caro bollette molti cittadini stanno pensando di installare impianti fotovoltaici usufruendo del Bonus Fotovoltaico 2022.
Si tratta di un incentivo all’installazione dei pannelli fotovoltaici che può essere ottenuto o con il Bonus Ristrutturazione oppure con il Superbonus 110%. Quello che cambia è la percentuale di spesa che è possibile portare in detrazione Irpef e il tempo per recuperarla. Vediamo nel dettaglio le differenze tra le due modalità.
COME RICEVERLO TRAMITE
il BONUS RISTRUTTURAZIONE.
Tramite il Bonus Ristrutturazione viene riconosciuto il Bonus Fotovoltaico sotto forma di detrazione fiscale Irpef del 50 per cento in favore di chi, nel complesso dei lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, installa dei pannelli quali interventi finalizzati al risparmio energetico.
Per ottenere il Bonus Fotovoltaico mediante il Bonus Ristrutturazione, sono ammesse le spese sostenute dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2024. Per tali spese la detrazione del 50 per cento va ripartita in 10 quote annuali di uguale importo.
Il limite massimo di spesa è di 96mila euro e copre davvero tutto (manodopera, installazione, progettazione, imposta di bollo, Iva, spese per perizie e non solo).
COME RICEVERLO TRAMITE
il SUPERBONUS 110%
Un’altra possibilità per ottenere il Bonus Fotovoltaico è mediante il Superbonus 110%. In tal caso il bonus viene erogato sotto forma di una detrazione fiscale dell’Irpef pari al 110 per cento da suddividere in cinque anni per una serie di lavori e opere di efficientamento energetico sull’immobile. Infatti in questo caso l’incentivo non si può ottenere realizzando il solo impianto fotovoltaico, ma bisogna effettuare anche i cosiddetti lavori trainanti, come per esempio l’isolamento termico delle superfici verticali, inclinate ed orizzontali per il 25 per cento totale dell’edificio, oppure l’installazione della caldaia a condensazione o pompa di calore. Per aver diritto alla detrazione sarà necessario migliorare la certificazione energetica Ape dell’edificio di almeno due classi.
Per gli edifici unifamiliari e le villette l’agevolazione spetta fino al 31 dicembre 2022. Per i condomini o gli edifici composti da 2 o 4 unità tutte intestate alla stessa persona l’agevolazione al 110% e attiva fino al 2023 poi scende al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025. Il limite vale fino al 2025 per gli interventi edilizi nelle aree colpite dal terremoto negli ultimi anni, dll’Aquila al Centro Italia. (u.c.)