GIULIANOVA. La città di Giulianova si candida ufficialmente a essere inserita tra l’ottava e la nona tappa del circuito del “Cammino teramano”, iniziativa di valenza turistica, religiosa e culturale promossa dalla Provincia. Nella bozza provvisoria del “Ca.Te” (il Cammino teramano), presentata e illustrata nei giorni scorsi dal presidente della Provincia Camillo D’Angelo, in molti in città hanno notato l’assenza di Giulianova: questa situazione ha generato dei malumori fra i cittadini che hanno inoltrato segnalazioni agli uffici comunali per invitare l’ente a sollecitare la Provincia affinché anche Giulianova fosse inserita nel circuito. Grazie all’interessamento della vice sindaca Lidia Albani, l’ente comunale ha provveduto a inviare la propria candidatura giovedì, con allegata la proposta di ampliamento dell’itinerario previsto dal cammino, «ritenendo l’iniziativa di alto valore culturale e turistico per il nostro territorio».
Il Cammino teramano si presenta come un tracciato pedonale complessivo di 206 chilometri suddiviso in 12 tappe, dotato di strutture ricettive e diverse attrattive: ogni tappa ha una lunghezza che va dai 10 ai 23 chilometri e, come ha spiegato il presidente della Provincia Camillo D’Angelo, «è destinato a diventare una vera e propria strada provinciale per i camminatori, con itinerari religiosi che toccano i maggiori punti di interesse di ogni comune: quella presentata nei giorni scorsi in Provincia è una base di ragionamento», precisa il presidente, «che può essere integrata o modificata, a seconda delle esigenze dei territori. Ho inviato per ben tre volte una lettera, nella quale si invitano le singole amministrazioni a proporre qualunque tipo di modifica rispetto alla nostra proposta iniziale».
La tappa giuliese, in caso di accoglimento della richiesta, verrebbe inserita come itinerario aggiuntivo fra Notaresco e Mosciano: il percorso di 18 chilometri prevede, fra i maggiori punti d’interesse proposti dall’amministrazione, il centro storico, il duomo di San Flaviano, la cappella De Bartolomei, piazza della Libertà, i due santuari della Madonna dello Splendore e di Santa Maria a Mare, la pinacoteca Bindi, i caliscendi del molo sud del porto, la salita Montegrappa. Fra le peculiarità gastronomiche proposte, spicca il brodetto alla giuliese.
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