CAPISTRELLO. Capistrello in lutto per la morte di Michele Venditti. Il 62enne, molto conosciuto in paese e nell’intera Valle Roveto soprattutto per la sua passione per la caccia, si è spento ieri all’ospedale di Avezzano. Persona presente e attiva all’interno della comunità, Venditti era da tempo malato e aveva intrapreso un lungo percorso di cure. Nonostante la sua positività, e il suo carattere forte, non è riuscito a vincere la sfida contro la malattia che alla fine non gli ha dato scampo. “Garibaldi”, come gli amici lo chiamavano, aveva lavorato per anni nello stabilimento di Canistro della Santa Croce, dove veniva imbottigliata l’acqua della sorgente Sponga. Negli ultimi tempi si era dedicato interamente alla lotta contro la sua malattia tra un ricovero e una dimissione dall’ospedale. A sostenerlo ci sono sempre state la moglie Annamaria e le figlie Angela e Valeria che non l’hanno mai lasciato solo. «Michele Venditti era un grande cacciatore», lo ha ricordato Carlo Piccirilli, presidente dell’Ambito territoriale di caccia roveto-carseolano, «era un cacciatore della caccia nobile. Non era un cacciatore che usciva in squadra per la caccia al cinghiale, lui si muoveva da solo ed era dedito esclusivamente alla caccia alla lepre, quella che tutti gli appassionati conoscono appunto come caccia nobile. Era sicuramente una persona molta attiva, sia nella sfera personale, sia nel settore della caccia. Grande appassionato di cinofilia, amava documentarsi e avere informazioni sui cani. Pur non avendo una squadra, era molto conosciuto come cacciatore in tutta la Valle Roveto. La sua scomparsa ci ha addolorato molto». In tanti ieri hanno voluto portargli l’ultimo saluto recandosi nella camera ardente allestita nell’obitorio dell’ospedale di Avezzano per esprimere la vicinanza alla famiglia. Questa mattina alle 11, nella chiesa di San Giuseppe, don Antonio Sterpetti celebrerà i funerali. (e.b.)