ROSETO. Tantissimo impegno a tutela della flora e fauna della riserva, interventi di manutenzione e anche tanti eventi organizzati. La riserva del Borsacchio è viva grazie all’impegno delle Guide del Borsacchio, ma gli episodi di inciviltà ormai sono all’ordine del giorno ed è proprio per le numerose criticità che le Guide stesse chiedono a gran voce l’approvazione del Pan (Piano di assetto naturalistico della riserva) in tempi brevi e la costituzione del relativo comitato di gestione, fondamentali per generare, secondo i volontari, «l’effetto riserva». «C’è bisogno del Pan e del comitato di gestione», dice Marco Borgatti, presidente delle Guide del Borsacchio, «siamo disponibili a mettere a disposizione le nostre capacità e competenze. Stiamo lavorando da 8 anni come Guide in emergenza e a titolo gratuito per lasciare qualcosa».
Tanto lavoro volontario per proteggere le diverse specie, come il fratino, e per arginare gli episodi di inciviltà. Ma Borgatti sottolinea che «la riserva non è questa, ma è una situazione di emergenza che tamponiamo». E prosegue: «Si deve generare l’effetto riserva che vale sia per l’ambiente, sia per l’agricoltura che per il turismo. Una volta stabilito in un Pan dove si vuole sviluppare la riserva e una volta che un comitato di gestione si mette al lavoro per sviluppare questi tre ambiti, nel giro di anni si crea un’economia sostenibile. La riserva non è quello che è oggi, ma quello che sarà tra alcuni anni quando le istituzioni decideranno cosa fare». Ma per l’approvazione del Pan, adottato in consiglio comunale nel maggio 2021, bisognerà attendere ancora qualche mese. Tra i vari aspetti del piano ci sono il recupero di vecchi casolari abbandonati, il ripristino dei sentieri e anche incentivi per l’apertura di attività ricettive come b&b e agri-camping. Nei progetti prioritari ci sono la creazione della casa della riserva con il centro di educazione ambientale, la rete sentieristica e la comunicazione, ossia segnaletica, siti web e utilizzo di droni. Ci sono poi i progetti organici che mirano al risanamento del territorio con il recupero della spiaggia e la bonifica di tre discariche della riserva nel quartiere Frischia a Colle Quattrino e Colle Magnone. (e.c.)
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