LANCIANO. Da una parte i conti in regola, con le casse comunali che, al 31 dicembre, chiudono con 5.726.598,51 euro e un ente che non fa più ricorso ad anticipazioni di tesoreria. Dall’altra una prudenza che rischia di tramutarsi in “immobilismo” e il ricorso al fondo di riserva straordinario per adeguare fino al massimo consentito dalla legge le indennità di sindaco e giunta. È la fotografia che fa la minoranza consiliare del primo documento finanziario dell’amministrazione Paolini, che venerdì ha approvato a maggioranza il bilancio consuntivo.
I CONTI IN REGOLALo fa notare l’ex assessore alle finanze Carlo Orecchioni, oggi coordinatore di Progetto Lanciano: «Il bilancio del Comune era in buona salute: la pressione fiscale è ridotta, l’indebitamento dei mutui è sceso negli anni a guida Pupillo del 13%, è cresciuto il recupero dell’evasione tributaria, il Comune non è mai stato in anticipazione di tesoreria, quindi non ha dovuto pagare interessi passivi sulla spesa corrente e i debiti di bilancio si sono ridotti in maniera esponenziale nell’ultimo anno del 75%».
LE PRIME AZIONI DI PAOLINI«Questa amministrazione da novembre ha pericolosamente rallentato gli investimenti in opere pubbliche», rimarcano i consiglieri di minoranza Leo Marongiu, Marusca Miscia, Rita Aruffo, Piero Cotellessa, Lorenzo Galati, Dora Bendotti, Giacinto Verna e Davide Caporale, «come è testimoniato dal fatto che non sono stati accesi mutui per investimenti, sfruttando la capienza potenziale di oltre 1,5 milioni di euro da programmare entro fine 2021 per la manutenzione di strade, marciapiedi, videosorveglianza ed opere pubbliche: ed è così che Paolini e la sua giunta non porteranno avanti per l’anno in corso quelle manutenzioni viarie che dal 2012 stavano portando a una corposa risistemazione delle strade di centro città e contrade. Un’amministrazione che, nonostante l’esperienza millantata dagli attuali amministratori, invece di accelerare, è riuscita ad ingolfare la macchina comunale nella speranza di ottenere fondi dal Pnrr».
LO STOP AGLI INVESTIMENTILo aveva anticipato lo stesso assessore alle finanze, Danilo Ranieri: la crescita dell’indebitamento complessivo ha portato la nuova giunta ad essere cauti nella contrazione di nuovi mutui. «Dall’esame della relazione si evince che vi sarà una somma di oltre 1.400.000 in meno in accensione mutui e investimenti», specifica l’opposizione, «la conseguenza è quindi certa: un rallentamento di almeno un anno su attività di investimento per la città».
LE INDENNITÁ«Il gruppo del Movimento 5 Stelle che rappresento si è astenuto dall’approvazione del bilancio», fa sapere il consigliere Sergio Furia, «non ho potuto approvare il fatto che, a fine 2021, il primo atto compiuto da sindaco e giunta con estrema sollecitudine è stato quello di riportare al massimo consentito dalla legge le proprie indennità di funzione, prelevando somme dal fondo di riserva straordinario, fondo da utilizzare per spese impreviste. Considerato il periodo difficile che i cittadini stanno attraversando a causa di aumenti di tasse e rincari delle bollette, questa decisione l’ho considerata e la considero inopportuna sia moralmente che politicamente».
LE SPESE
Non convincono la minoranza anche «altre spese effettuate con i fondi ancora in cassa nel 2021, a smentire il fatto che il Comune fosse stato preso senza un centesimo. Oltre alle indennità», contestano i consiglieri di opposizione, «anche le spese per poltrone, tende e arredamenti vari, ma anche l’investimento per spostare l’area vaccinale alla Fiera con lavori fermi e l’hub vaccinale spostato a San Vito (38mila euro, ndc). A tutto questo si aggiungano gli innumerevoli disagi in termini di programmazione e di attuazione del programma derivanti dal netto ritardo nell’approvazione del bilancio preventivo rispetto agli ultimi anni e l’aumento della Tari per tutte le famiglie e quasi tutte le imprese».
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