VASTO. «Abbiamo esaurito le vie politiche, ora non resta che rivolgerci all’Anac e alla Procura». Minoranze all’attacco dopo il rigetto da parte del consiglio comunale – con i voti contrari della maggioranza – della proposta per la istituzione di una commissione di indagine che faccia piena luce sul concorso per l’assunzione di tre messi notificatori. È andato in scena ieri nell’aula consiliare lo scontro sulla procedura oggetto di un volantino anonimo con cui venivano svelati i nomi dei vincitori a fronte di una graduatoria “criptata”. Ad oggi si conoscono solo i primi tre classificati che hanno preso servizio il 3 luglio. L’amministrazione comunale ne vuole assumere altri otto, ma la minoranza compatta ha deciso di rivolgersi alla Procura perché «le autorità di garanzia interne al Comune non funzionano».
Il sindaco Francesco Menna ha tacciato gli avversari di «sciacallaggio politico» e ha elencato a uno ad uno tutti i settori in cui manca personale. E poi facendo riferimento alla Commissione di vigilanza presieduta da Vincenzo Suriani di Fratelli d’Italia, l’ha definita di «arroganza», accusando l’opposizione di voler «paralizzare la città». Il duro scontro andato in scena in aula è culminato con il rigetto, da parte della maggioranza, della proposta presentata dalla minoranza di istituire una commissione d’indagine. «Per noi la questione di questo concorso non finisce qui», hanno dichiarato Suriani, Guido Giangiacomo, Giuseppe Soria, Alessandra Cappa e Francesco Prospero durante la conferenza stampa tenuta a margine dell’assemblea civica. «Siamo inorriditi dal comportamento dell’amministrazione e del sindaco che ha dimostrato disprezzo per gli organi di controllo, per la commissione di vigilanza e la commissione di inchiesta chiamandole spregiativamente “commissioni d’arroganza”», hanno aggiunto, «quando nei prossimi mesi usciranno gli altri nomi di vincitori torneremo a parlarne. Non escludendo qualsiasi altra forma di protesta per chiarire questo brutto pasticcio».
Prima che si discutesse della commissione d’indagine Menna aveva risposto alla interrogazione presentata dai nove consiglieri di minoranza ed in quella occasione aveva ribadito di aver presentato una denuncia-querela contro ignoti alla Procura per il volantino anonimo circolato in Comune.
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