VASTO. Il divieto di balneazione non è stato ancora revocato nel tratto nord del litorale, ma i bagnanti si tuffano tranquillamente nello specchio di mare antistante il monumento alla Bagnante, anche ieri affollato di persone in cerca di refrigerio dalla calura estiva. Molti non sono a conoscenza del divieto di balneazione dal momento che il cartello, apposto a suo tempo su un palo presente alla fine del lungomare, è stato rimosso ed è appoggiato ora al muretto. Nonostante le segnalazioni arrivate in Comune la tabella non è stata ripristinata e i bagnanti che frequentano quel tratto di arenile non sono a conoscenza del divieto. O lo ignorano volutamente. Di conseguenza si comportano come se non ci fosse, anche perché nessuno si preoccupa di farlo rispettare.
L’ordinanza del sindaco Francesco Menna, che interdice quello specchio di mare a bagni e tuffi risale al 17 maggio. Da quella data il divieto non è ancora stato revocato perché la Regione, settore opere marittime, chiede che venga rimossa la causa, individuata dal Comune nel malfunzionamento di una vasca di raccolta. Interpellato dal Centro l’assessore ai servizi manutentivi, Alessandro D’Elisa, ha spiegato che alcuni interventi sono già stati effettuati e che, in ogni caso, le analisi dell’Arta hanno certificato che in quel tratto di litorale l’acqua è risultata buona, come confermato anche dal direttore generale Arta, Maurizio Dionisio. Il divieto verrà revocato quando l’ente dimostrerà di aver risolto il problema.
Giunto a distanza di pochi giorni dal ritiro della Bandiera blu, il divieto temporaneo interdice la balneazione nell’area del monumento alla Bagnante – uno dei simboli della spiaggia di Vasto – per 815 metri a nord e 200 metri a sud, in uno dei tratti di litorali più frequentati anche per la presenza dell’antico porto sommerso, meta ogni estate di visite guidate su iniziativa di Italia Nostra del Vastese in collaborazione con il Consorzio Vivere Vasto Marina. L’associazione guidata da Davide Aquilano ha annullato le immersioni, per poterle ripristinare quanto prima, confidando nella risoluzione del problema, ma non tutti stanno rispettando il divieto. Oltre alla quotidiana presenza di bagnanti in quel tratto di litorale non sono passate inosservate alcune iniziative private finalizzate a far conoscere il porto sommerso ad un gruppo di bambini.
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