SCERNI. «Difendere l’autonomia dell’Istituto agrario e la sua possibilità di crescita e di permanenza». Anche Azione scende in campo per dire no all’accorpamento della storica istituzione del Vastese. «L’accorpamento dell’Istituto Agrario è assolutamente da scongiurare», incalza il neo eletto presidente provinciale, Nino Fuiano, «per quello che rappresenta per il territorio, per la sua storia e per la complessità di gestione. Il Ridolfi-Zimarino, con gli ettari di terreno agricolo, la produzione di vino e di olio, i laboratori e perfino una zona di coltivazione di piante officinali, oltre al convitto rischia di perdere la sua autonomia e la sua peculiarità. Il riferimento normativo, per le deliberazioni assunte nel merito dalla Regione Abruzzo, è radicalmente cambiato. Non ci sono più dei parametri vincolanti sul singolo istituto scolastico, ma è stato introdotto un valore medio che deve essere rispettato. In sostanza», chiarisce Fuiano, «non può essere presa a riferimento la sola consistenza numerica, come nel passato, ma si possono considerare altri parametri relativi alla complessità di gestione della scuola considerando anche la necessità di salvaguardare le specificità delle istituzioni scolastiche. In sostanza non esistono più i limiti di 600/400 alunni minimi per le autonomie scolastiche».
Azione chiede di rivedere la proposta della Regione circa la perdita di autonomia gestionale ed amministrativa dell’Istituto agrario. «È possibile farlo», chiosa il segretario provinciale di Azione, Giovanni Luciano, «i margini per gestire la situazione ci sono. Occorre la volontà e la competenza politica nel seguire questa strada. Si faccia squadra oltre i colori politici e le appartenenze partitiche». (a.b.)
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