
TERAMO. Ieri è tornato a riunirsi il tavolo tecnico-istituzionale sull’automotive, attivato dal Comune di Teramo d’intesa con i sindacati di categoria che avevano stimolato l’avvio della collaborazione. Tavolo che nella sua composizione iniziale vedeva impegnati Fiom Cgil e Fim Cisl, Confindustria, Arap, Comuni sui quali insistono aziende del settore automotive e Provincia di Teramo, con il coordinamento del Comune di Teramo, e che grazie alla disponibilità dell’assessora regionale alle attività produttive Tiziana Magnacca vede oggi la presenza anche della Regione Abruzzo. Presenza strategica, così come quella del Polo per l’innovazione dell’automotive e della Ruzzo Reti, anche alla luce della necessità di potenziare infrastrutture e servizi in particolare delle aree industriali. Obiettivo condiviso è quello di avviare insieme un percorso per valorizzare le peculiarità, la centralità e i punti di forza dell’automotive teramano, settore che oggi ha bisogno di poter contare su strumenti adeguati per affrontare la transizione ecologica e digitale. Questo in sinergia con tutte le realtà regionali del settore, nell’ottica dello «sviluppo di politiche comuni e azioni di sistema non solo per consolidare valori produttivi e livelli occupazionali, ma anche per creare le condizioni per una crescita del settore e favorire sempre più gli investimenti sul territorio», come evidenziato da istituzioni, associazioni sindacali e di categoria». Il tavolo sarà riaggiornato a breve per la sottoscrizione di un documento, sul quale si è registrata già una prima condivisione, da sottoporre al tavolo regionale, così come è stata condivisa l’opportunità di sedute itineranti sui territori delle quattro province, a partire da Teramo e Chieti, del relativo Osservatorio regionale. Il tavolo provinciale resterà aperto permanentemente, con l’obiettivo di approfondire tutte le tematiche di particolare rilevanza che di volta in volta emergeranno e che confluiranno successivamente all’interno del tavolo regionale.
Soddisfatti i sindacati, sia per l’interesse mostrato da Magnacca che per i contenuti inclusi nel documento, molti entrati su input delle parti sociali. È stata accolta la richiesta della Fiom Cgil di tenere il tavolo anche in provincia di Teramo «non per campanilismo ma perché qui il settore occupa uno spazio importante e deve affrontare sfide notevoli», ha detto la segretaria Natascia Innamorati, «abbiamo ribadito poi quelle che sono le urgenze per consentire la tenuta e lo sviluppo dell’automotive in provincia: creare infrastrutture e una rete di trasporto pubblico nei nuclei industriali; monitorare i finanziamenti pubblici che arrivano alle aziende affinché vengano investiti a sostegno di una occupazione stabile e sana; formare i lavoratori e mettere in campo serie politiche industriali». Marco Boccanera della Fim Cisl ha apprezzato l’approccio pragmatico dell’assessora Magnacca, che «ha accolto le nostre preoccupazioni riconoscendo Teramo come area strategica per l’automotive. Fra le diverse proposte che abbiamo messo sul tavolo, accanto alle infrastrutture fisiche anche quelle sociali: creare asili nido, che abbiano orari flessibili, in prossimità delle aree industriali per agevolare lavoratori e lavoratrici».(d.v.-v.m.)