SULMONA. Laboratori mobili e screening sulla popolazione residente a Sulmona, cominciando con gli abitanti della frazione Marane, che da anni sopportano i cattivi odori provenienti dalla discarica (in un anno 575 segnalazioni). Sono i primi passi messi in campo per risalire alla causa dell’incremento di patologie oncologiche, forse legate alla discarica del Cogesa di Sulmona.
È quanto emerso dal tavolo tecnico cdi ieri nella sede Arta di Pescara, richiesto dal sindaco Gianfranco Di Piero, a seguito dello studio effettuato dall’Istituto superiore di sanità che ha evidenziato una mortalità in linea con la media regionale ma anche un aumento di ricoveri, soprattutto per i tumori alla prostata e alla mammella. Il tutto in un arco temporale di dieci anni, dal 2013 al 2023.
Nel corso dell’incontro si è deciso che un laboratorio mobile verrà attivato dall’Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e ricerca ambientale, in modo tale da effettuare un esame più approfondito. Verrà tenuta sotto osservazione la qualità di acqua, aria e terra per tutto luglio. Una campagna di monitoraggio utile per capire quali siano i fattori inquinanti nei pressi della discarica.
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