PESCARA. Ma attenzione al Quoziente familiare che nel giro di sei mesi sostituirà il Reddito Isee anche per accedere ad alcuni gravi fiscali che riguardano in modo specifico la casa di cui parliamo nell’articolo in alto.
Questo elemento di novità si differenzia dall’Isee perché tiene conto solo dei redditi e non dei patrimoni. E di fatto favorisce le famiglie più numerose. Come spiega il Sole 24 Ore, «la regola è che vanno sommati i redditi complessivi dei familiari per poi dividerli per un coefficiente costituito dalla somma di più elementi: il contribuente vale 1, se c’è il coniuge si aggiunge +1 (idem se c’è un convivente o un soggetto unito civilmente), un familiare a carico vale +0,5. Andranno considerati i redditi conseguiti nell’anno precedente quello di sostenimento della spesa».
Nel caso del Superbonus al 90% solo per le villette prima casa nel 2023, e solo per le famiglie con redditi di riferimento fino a 15mila euro, il calcolo dovrà essere fatto sulla base del nuovo Quoziente familiare.
Se in una famiglia con un figlio la somma dei redditi dei coniugi è inferiore al doppio del reddito medio, per cui ad esempio il marito supera i 22mila euro l’anno ma la moglie resta entro i 15mila, quindi con un totale di circa 37mila euro, si rientra nella soglia di riferimento di 15 mila euro. Dividendo 37mila per 2,5(contribuente, coniuge e un figlio) otteniamo infatti un reddito di riferimento pari a 14.800 euro. (l.c.)