LANCIANO. Pubblicata la gara di appalto per la realizzazione del Centro antiviolenza a Villa Andreoli. L’opera da 1,7 milioni di euro, da costruire su un terreno confiscato, è la terza che va a bando tra quelle da realizzare con i fondi Pnrr ottenuti dalla giunta Paolini. Appaltati infatti i lavori per la costruzione della mensa alla scuola d’infanzia di Olmo di Riccio, a gara la ricostruzione dei due nidi comunali anche se ci sono problemi legati ai costi delle demolizioni saliti a 1,1milioni. Ma da pubblicare entro l’estate ci sono altri avvisi per opere dal valore totale di 7,5 milioni di euro.
IL CENTRO ANTIVIOLENZAPubblicata ieri la procedura negoziata per affidare i lavori per la realizzazione del Centro antiviolenza per donne e bambini a Villa Andreoli. «Sono 15 gli operatori invitati a gara», spiega l’assessore che si sta occupando del Pnrr, Tonia Paolucci, «ed entro il 30 giugno dobbiamo affidare i lavori che dureranno 546 giorni. Il finanziamento di 1.639.000 euro servirà per sistemare un fabbricato di 200 metri quadrati cadente e un terreno con 6 orti confiscati nel 2015 dalla Procura di Lanciano ad un uomo accusato di concussione. È prevista la demolizione della struttura e la ricostruzione di un edificio che accoglierà donne e bambini vittime di violenza. Anche i terreni saranno utilizzati con scopi sociali». E la gara pubblicata è la terza delle opere legate al Pnrr. «La prima è già anche appaltata: la realizzazione della mensa alla scuola dell’infanzia di Olmo di Riccio», riprende Paolucci, «354mila euro per costruire una cucina centralizzata collegata all’edificio esistente tramite una passerella in acciaio e vetro. La ditta Cicchini Srl deve firmare il contratto. A gara anche la demolizione e ricostruzione dei due nidi comunali, ma qui ci sono alcuni nodi da sciogliere legati ai costi di demolizione».
IL NODO DEI NIDI
«C’è la manifestazione di interesse per la ricostruzione degli asili nido “Il Sorriso” a Marcianese (1.400.000 euro) e “La Campanella” in viale Marconi (1.280.000euro) e sono state estratte le 10 ditte da invitare a gara», spiega l’assessore lavori pubblici Paolo Bomba, «ma il progetto prevedeva una compartecipazione del Comune per le spese di demolizione che sono notevoli: 1,1 milioni di euro di cui ben 700mila euro serviranno per La Campanella. Un costo non preventivato dall’ex giunta che non si è confrontata con la Soprintendenza prima di partecipare al bando e non sapeva che quell’edificio è storico e non può essere abbattuto. Di conseguenza bisognerà fare un lavoro di demolizione interno senza intaccare l’esterno assai costoso. Stiamo studiando come reperire i fondi perché un mutuo sarebbe pesante per le casse comunali». L’idea quindi potrebbe essere quella di far partire subito i lavori per il Sorriso, che è anche il nido oggi in funzione, e attendere nuovi fondi per “La Campanella”, chiusa dal 2015.
GLI ALTRI PROGETTIArrivare alle gare non è un percorso semplice: dopo gli avvisi bisogna attendere i fondi, redigere i progetti esecutivi, calcolare l’aumento dei prezzi con variazioni di bilancio; il tutto tenendo d’occhio le scadenze da rispettare. «A breve partiranno le gare per l’efficientamento energetico della sala Mazzini», chiude Paolucci, «per il digitale, il museo archeologico, per realizzare i percorsi per disabili nella ex scuola di San Iorio, gli 8 progetti di rigenerazione urbana di Olmo di Riccio (3,5 milioni) e la ristrutturazione dell’ex Torrieri (3 milioni): tutte opere già finanziate». E nel frattempo si attendono gli avvisi nuovi, in particolare quelli riservati agli interventi per mitigare il rischio idrogeologico.
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