MIGLIANICO. Nel maggio dello scorso anno era finito sotto processo con l’accusa di ricettazione perché, nel castello di Miglianico, erano state trovate diciassette anfore di epoca romana, ed era amministratore unico della società proprietaria della dimora storica. Ora per Franco Masci, 85enne residente a Francavilla ma originario della provincia di Vicenza, difeso dall’avvocato Stefano Azzariti del foro di Chieti, è arrivata l’assoluzione perché il fatto non costituisce reato. Questa la decisione del giudice Nicoletta Mariotti (pm Alissa Miscione). La vicenda giudiziaria era nata da un’inchiesta iniziata nel luglio 2020, quando i carabinieri del Comando patrimonio tutela culturale di Ancona, durante il controllo di siti di e-commerce, avevano notano che, nell’annuncio che pubblicizzava la vendita del castello, erano allegate foto che testimoniavano la presenza di anfore verosimilmente di epoca romana. Dai primi accertamenti venne fuori che nella struttura non risultavano dichiarate collezioni archeologiche, anche se in alcune fotografie di fine anni ’80 erano visibili diverse anfore.
©RIPRODUZIONE RISERVATA.