PESCARA. Il mese di giugno porta con sé ogni anno una doppia scadenza legata all’Imu, l’Imposta municipale unica. La scadenza per quanto riguarda il versamento della prima rata di acconto dell’Imu è prevista per il 16 giugno, ma oltre a questo adempimento alcuni soggetti dovranno presentare la dichiarazione Imu sempre lo stesso mese, entro il 30 giugno.
L’Imu non è dovuta per l’abitazione principale e relative pertinenze, esclusi i fabbricati classificati nelle categorie catastali A/1 (abitazioni di tipo signorile), A/8 (ville) e A/9 (castelli e palazzi) di eminente pregio artistico o storico e relative pertinenze, per i quali si deve pagare regolarmente. L’Imu si paga sulle case diverse dall’abitazione principale. I soggetti che dovranno procedere col versamento dell’imposta sono: il proprietario dell’immobile; il titolare del diritto reale sull’immobile (usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie); il genitore al quale viene assegnata la casa familiare, in seguito all’emanazione di un apposito provvedimento da parte del giudice; il concessionario, in caso di concessione di aree demaniali; il locatario, per quanto riguarda gli immobili che vengono concessi in locazione finanziaria (leasing), anche nel caso in cui l’immobile sia ancora da costruire oppure sia in corso di costruzione.
L’Imu dev’essere versata in due rate distinte, una di acconto entro il 16 giugno di ogni anno e una di saldo entro il 16 dicembre. La prima rata riguarda l’Imu maturata durante il corso del primo semestre dell’anno, con l’aliquota prevista e l’applicazione della detrazione riguardante i dodici mesi relativi al periodo d’imposta precedente, ovvero il 2022. Per quanto riguarda la seconda rata con scadenza il 16 dicembre 2023, invece, l’importo sarà relativo al saldo dell’imposta dovuta durante l’intero arco dell’anno con l’aggiunta dell’eventuale conguaglio rispetto a quanto era stato versato nella rata di acconto il 16 giugno 2023. L’ammontare dovuto per la rata di saldo, in particolare, viene deciso ogni anno in base alla delibera di approvazione delle aliquote e all’apposito regolamento che il ministero dell’Economia e delle finanze pubblica entro il 28 ottobre. Spetta ai Comuni l’approvazione degli atti per diversificare le aliquote, con termine perentorio di trasmissione fino al 14 ottobre al governo. In mancanza di una nuova delibera approvata in tempo utile l’importo dovuto andrà calcolato non sulla base delle aliquote dell’anno precedente, ma facendo riferimento all’aliquota minima stabilita per legge in assenza di determinazione dell’ente. Si può pagare tramite F24; bollettino di conto corrente postale; PagoPA.
Entro il 30 giugno devono presentare all’Agenzia delle entrate la dichiarazione Imu i contribuenti per i quali si siano verificate (nell’anno precedente) delle circostanze che non potevano essere conoscibili dal Comune e che hanno in qualche modo modificato l’ammontare dell’imposta dovuta. (u.c.)