L’AQUILA. Una mole di lavoro rilevante, quella svolta dall’Agenzia regionale per l’informatica e la committenza (Aric), durante il periodo della massima emergenza sanitaria da Covid-19, sotto la guida del commissario Daniela Valenza. Qualche numero: 950 milioni di euro di gare a favore delle Asl abruzzesi. Gare aggiudicate per un miliardo e 167 milioni di euro di risparmi, nonostante i tanti interventi per fronteggiare la pandemia, comprese le procedure di gara per l’ospedale Covid di Pescara. Oltre 40 le opere di edilizia sanitaria portate a buon fine in Abruzzo, per dare copro alla rete Covid. I risultati ottenuti dalla centrale di committenza abruzzese sono stati illustrati ieri, all’Aquila, dal presidente della Regione, Marco Marsilio, dall’assessore al Bilancio, Guido Quintino Liris, e da Daniela Valenza, dirigente regionale e commissario straordinario Aric. È stata anche l’occasione per Aricpresentare il nuovo direttore dell’Aric, Donato Cavallo. «Tutto questo», ha detto Marsilio, «ha prodotto molteplici vantaggi per la Regione, tra cui risparmio sulla spesa pubblica, efficiente programmazione dell’utilizzo di risorse e maggiore trasparenza e concorrenzialità nelle procedure di gara». L’ex commissario Valenza ha illustrato i risultati di maggiore rilievo raggiunti con l’indizione di gare per 950 milioni di euro, l’aggiudicazione per oltre un miliardo di euro delle stesse e un risparmio complessivo ottenuto di circa 170 milioni di euro. «Si tratta di dati particolarmente rilevanti», ha detto Valenza, «soprattutto, tenendo conto della situazione in cui versava l’Agenzia prima del commissariamento». Dalla fine dell’anno 2019 sono state indette, in maniera crescente, complessive 38 gare e ne sono state aggiudicate 37. È stata sottolineata anche «l’importanza della realizzazione di strutture quali l’ospedale Covid a Pescara, comprensivo di attrezzature medicali importanti e all’avanguardia, il tutto realizzato con un risparmio superiore a tre milioni di euro. Tutti i lavori», ha proseguito Valenza, «che ricadono nella cosiddetta rete Covid, per la ristrutturazione e il potenziamento degli attuali presidi ospedalieri regionali, sono stati completati. Già per questi lavori l’Abruzzo era stato indicato, lo scorso anno, come prima regione per la realizzazione di posti letto per terapie semintensive e pronto soccorso e secondo, per la realizzazione di posti letto per terapia intensiva».