PESCARA. In pochi mesi la malattia l’ha colpita e poi portata via per sempre. E con la morte di Mariagrazia Caprio, appena 18 anni, di Pescara, «è volato il cielo un pezzo del nostro cuore», dicono dalla famiglia che oggi la saluterà per l’ultima volta.
Mariagrazia era una studentessa, vicina al diploma. Frequentava la quinta B del liceo linguistico Marconi. Era quasi arrivata alla fine del suo percorso scolastico quando si è presentata la malattia, a settembre. Poi le cure. Ma non ce l’ha fatta. Ha lasciato un segno profondissimo, e nonostante la sua giovane età ha dimostrato di saper essere «un esempio di altruismo e di bontà infinità».
La ricordano il papà, Antonio, maresciallo dei carabinieri in servizio al Centro nazionale amministrativo dell’Arma, a Chieti, la madre Barbara, commessa, e la sorella minore Lucia. «La sua grande sensibilità, la sua bontà ed il suo altruismo sono le qualità che hanno segnato la sua breve esistenza», dice il padre. «È volata in cielo lasciando un vuoto incolmabile in tutti quelli che la conoscevano. Adesso è un angelo che veglierà su tutti noi». Pensando agli obiettivi che attendevano Mariagrazia proprio in questo periodo, aggiunge che «il destino le ha impedito di ottenere la maturità, la patente di guida e di vivere quella vita che amava profondamente». La camera ardente per consentire a parenti e amici di rendere omaggio a Mariagrazia è stata allestita a Montesilvano, nella casa funeraria Mambella, ed è da lì che partirà il suo ultimo viaggio, oggi, per raggiungere la chiesa dello Spirito Santo di Pescara. I funerali saranno celebrati alle 10.30. Oltre ai genitori e alla sorella, Mariagrazia lascia i nonni Carmine, Cristina, Sergio e Lidia, gli zii Paola e Giancarlo, Nadia, Salvatore e Paola e i cugini. (f.bu.)