SCAFA. All’età di 88 anni, è morto a Scafa il maestro di musica Adorino Graziani. Da qualche settimana, diceva di non sentirsi bene e per questo stava facendo degli accertamenti. Ieri mattina, attorno alle 12, è stato trovato senza vita nella sua abitazione di via Bellavista dai familiari che hanno immediatamente allertato il 118, ma non c’è stato nulla da fare.
La salma è stata trasportata all’obitorio dell’ospedale di Pescara per la ricognizione cadaverica, al termine della quale saranno fissati i funerali. Lascia la moglie, i due figli e gli adorati nipoti. Graziani era conosciuto in Abruzzo. Suonava l’organetto, il du botte, sin da piccolo, aveva appreso la tecnica tradizionale imitando gli anziani di Roccamontepiano. In seguito si era dedicato alla ricerca e alla esecuzione di musiche tradizionali abruzzesi di balli e canti. Insegnava ai giovani le tecniche e le tradizioni.
Faceva parte di diverse associazioni. Nel maggio 2014, aveva ricevuto il premio «Medaglia dorata: una vita per la tradizione» dal Centro di antropologia territoriale dell’Abruzzo per il turismo dell’università D’Annunzio in collaborazione con la Confederazione nazionale artigiani. A presentare la sua candidatura erano stati il «Laboratorio tradizioni d’Abruzzo» e «Camminando insieme onlus» di Chieti. «Per i giovani”, sottolinea il sindaco Giordano Di Fiore, «era un punto di riferimento importante. Si è inoltre sempre occupato del sociale». Tanti i messaggi e i ricordi sulla pagina Facebook del nipote Sebastian, anche lui musicista. «Abbiamo perso», scrive Cristiano Di Luca, «un pezzo di storia del nostro paese e della tradizione». (a.d.f.)