CHIETI. Quaranta litri di acqua al secondo sparati in aria a causa di una rottura di una conduttura dell’acquedotto del Giardino. Il guasto è avvenuto a Manoppello ma i disagi si sono avvertiti anche a Chieti, una giornata da incubo soprattutto allo Scalo. La mattinata è partita con il centralino dell’Aca preso d’assalto dai residenti scalini che si sono ritrovati con i rubinetti a secco dopo notti ormai da tempo all’asciutto. Dal call center Aca arrivano comunicazioni confuse: «Questa mattina al telefono con l’Aca», riferisce Assunta Ronca, residente di Strada Fosso Paradiso, «mi hanno detto che non ci sono guasti ma che c’è carenza idrica, non sanno quando partirà il servizio autobotti e non sanno come aiutarci. Ci hanno abbandonati così». «L’Aca mi ha detto che non si sa né come né quando la situazione si risolverà», dice Nora Di Marzio, residente di via Pescara, «noi siamo allo stremo, con queste temperature che sfiorano i 40 gradi, senz’acqua da ieri sera alle 21: la situazione è impossibile. Sono andata a comprare i piatti di carta e sto scaricando nel water l’acqua comprata al supermercato. A questo punto facciamo una proposta: se i serbatoi non si riempiono togliendo l’acqua a Chieti alta due notti a settimana e allo Scalo sempre, si tolga l’acqua di notte sempre a tutti». In realtà l’acqua di notte allo Scalo non viene mai tolta: c’è però una riduzione del flusso idrico tutte le notti che per alcuni appartamenti si trasforma in vere e proprie chiusure.
«Sono le 9 del mattino e la pressione idrica è a zero», riferisce Elda Capriotti, residente in via Pansa, «dove sono andati a finire gli interventi promessi da Aca per Chieti Scalo?». Gabriele Sciorilli, residente in piazzale Marconi, nella prima mattinata è riuscito invece non solo a parlare con i tecnici Aca ma anche a farli venire a casa sua: i tecnici hanno visionato la situazione e hanno prospettato la possibilità che un’autobotte riuscisse a riempire il serbatoio della sua abitazione al quarto piano. Ma il 75enne pensionato ha atteso invano: nel corso della giornata dell’autobotte neanche l’ombra. Nel frattempo, in tarda mattinata, l’Aca ha scoperto la rottura di una conduttura dell’acquedotto del Giardino a Manoppello: 40 litri d’acqua potabili persi ogni secondo. Sono partite le operazioni di riparazione e sul posto si è recato anche un preoccupatissimo sindaco Diego Ferrara. È stato proprio lui a dare l’annuncio della riparazione avvenuta intorno alle 18,30. «Ho voluto sincerarmi della gravità della situazione visti i grandi disagi sentiti oggi in città», dice Ferrara, «come ho più volte dichiarato, si tratta di una situazione sicuramente grave che accomuna Chieti ad altri capoluoghi e a tanti territori vicini che sono senza acqua in questi giorni di caldo e di scarsità della risorsa idrica».
Al fine di fronteggiare l’emergenza idrica l’Aca ha sistemato due cisterne al mercato coperto di via Ortona e al terminal bus che verranno via via riempite attraverso le autobotti. Quella del terminal è a disposizione 24 ore su 24, quella del mercato coperto dalle 8 alle 21. L’assessore al commercio Manuel Pantalone ha provveduto ieri a firmare l’ordine di servizio per fare in modo che la struttura resti aperta sino alle 21 e anche nei giorni in cui sarebbe rimasta chiusa.
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