L’AQUILA. Un emendamento di quattro pagine al decreto Anticipi rimette in sella Strada dei Parchi, restituendo alla società del Gruppo Toto la concessione delle autostrade A24 e A25.
Palazzo Chigi gioca d’anticipo in tutti i sensi e prima che si pronunci la Corte Costituzionale dà il via libera all’emendamento depositato in Commissione Bilancio del Senato riportando indietro le lancette del tempo a prima di luglio 2022 quando l’Anas è subentrata a Sdp nella gestione delle due autostrade per volere dell’ex governo Draghi. È un emendamento blindato che, tra gli effetti, ha anche quello di scongiurare la cassa integrazione per centinaia di dipendenti di Strada dei Parchi. Determinante, a tal proposito, è stato il pressing sul governo Meloni del governatore Marco Marsilio, che in Commissione può contare sulla presenza, in qualità di capogruppo di FdI, del senatore aquilano Guido Liris. «La società Strada dei Parchi è reintegrata nella concessione delle autostrade A24 e A25 fino alla scadenza naturale della medesima». Questo è il comma 1 dell’articolo emendato subordinato «al deposito, presso le sedi competenti, da parte del concessionario, a definitiva e completa tacitazione di ogni diritto e pretesa, degli atti di rinuncia a tutti i giudizi pendenti e alle relative domande, a qualunque titolo dedotte e deducibili, nonché ai giudizi cautelativi connessi, nei confronti del concedente e di ogni altro soggetto pubblico e di Anas spa, con compensazione delle spese». Parliamo di una ingente mole di giudizi e ricorsi pendenti, primo fra tutti quello davanti alla Consulta il cui pronunciamento potrebbe costare molto non solo a chi ha preso la decisione togliere la concessione a Toto (l’ex governo Draghi) ma anche a chi successivamente non ha fatto subito dietrofront (l’attuale governo). Nel comma 2 si legge poi che «entro la data di reintegro del concessionario, la Convenzione Unica è integrata dall’atto aggiuntivo, corredato dal relativo Piano economico e finanziario (Pef) asseverato da una primaria società di revisione, sottoscritto dal concessionario». Ed è quello che la società del Gruppo Toto chiedeva da anni.
Nell’ambito del Pef, però, è inserita una spesa annua, a carico del concessionario, per l’intero periodo residuo della concessione, pari a 40 milioni di euro per manutenzioni ordinarie. Per quanto riguarda le richieste dei sindaci, l’emendamento prevede che: «Per l’intero periodo residuo della concessione restano invariati i livelli tariffari rispetto a quelli applicati al 31 dicembre 2017». E a proposito dei tempi del rientro in possesso di Strada dei Parchi: «Il termine di conclusione della gestione da parte di Anas delle tratte autostradali A24 e A25 e il conseguente reintegro del concessionario è individuato alle ore 00:00 del 1° gennaio 2024, subordinatamente al deposito degli atti di rinuncia di cui al primo periodo». Ma non finisce qui perché, sempre e solo subordinando il tutto alla rinuncia di ogni tipo di rivalsa e causa pendenti, il Governo riconosce al Sdp Toto la somma di 500 milioni di euro, di cui 250 milioni per il 2023 e 250 milioni per il 2024.
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