AVEZZANO. La ricerca di un disperso in montagna con le unità cinofile o quella di un disperso sotto una valanga con il dispositivo Artva; imparare a preparare uno zaino prima di un’escursione in quota e riconoscere i segnali lungo i sentieri; come effettuare una chiamata di emergenza in caso di difficoltà. Sono 461 gli studenti marsicani coinvolti nel progetto sulla sicurezza in montagna in memoria degli “Angeli del Velino”. L’iniziativa nata per volontà delle famiglie degli 4 escursionisti, sostenuta dal Comune di Avezzano, dalle associazioni di categoria, dai dirigenti scolatici e della autorità civili e militari, vede protagonisti gli studenti delle classi terze, quarte e quinte degli istituti superiori di Avezzano “Galilei”, “Serpieri”, “Majorana”, “Pollione”, “Croce”, “Bellisario” e “Torlonia”.
progetto angeli del velino
Dopo una serie di lezioni in aula, ieri i ragazzi e le ragazze sono scesi sul campo per la prima lezione pratica che si è svolta sul valico del Monte Salviano, tra i sentieri della Riserva naturale e nell’aula didattica. Lasciate a casa penne e quaderni e indossate le scarpe da trekking, 461 studenti divisi per gruppi stanno sperimentando un nuovo modo di fare orientamento, di scegliere la giusta direzione evitando i pericoli, dosando forze e risorse verso l’obiettivo per imparare a conoscere al meglio l’ambiente montano. Il Percorso per le competenze trasversali e l’orientamento è nato nel ricordo dell’arrotino di piazza Torlonia Tonino Durante, del brillante ingegnere dell’Eni Gian Mauro Frabotta, e dei fidanzati Gianmarco Degni e Valeria Mella travolti da un valanga sul Monte Velino il 24 gennaio 2021.
dalla teoria alla pratica
Ieri la prima lezione pratica che sarà replicata anche questa mattina, dalle 8.45 alle 12.45, in attesa dell’evento di chiusura al Teatro dei Marsi previsto per il 5 maggio. Gli studenti e le studentesse sono stati coinvolti anche nelle attività di soccorso dei feriti simulando il recupero di un ferito in un ambiente impervio, da come si assicura alla barella a come di trasporta con particolare attenzione al tema dell’idratazione, aspetto centrale per mantenere le energie sotto sforzo, grazie alle indicazioni di un medico. I ragazzi hanno potuto vedere all’opera anche i cani da soccorso della finanza, prima di partire per la “Via dei Marsi” tra le bandiere bianche e rosse del Cai. Nelle vesti di insegnati anche gli alpini del 9° Reggimento, i carabinieri forestali, gli agenti della polizia di Stato e i soccorritori del Soccorso alpino sezione di Avezzano. Attività che hanno suscitato l’interesse e l’entusiasmo degli studenti presenti, alcuni dei quali hanno chiesto informazioni su come fare per accedere alle carriere militari e anche ai percorsi per diventare soccorritore o giuda alpina. «È importante», sottolineano l’assessore Patrizia Gallese e il consigliere Maurizio Seritti del Comune di Avezzano, «sviluppare nelle giovani generazioni una maggiore consapevolezza della montagna per conoscere luoghi e itinerari, essere in grado di confrontarsi con la gestione di un’emergenza e del soccorso, pianificare un’escursione o imparare gli elementi di base del primo soccorso, interpretare la carta topografica, la sentieristica e individuare i rischi e i pericoli dell’ambiente montano».
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